Routine per migliorare elasticità e mobilità

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La forza di gravità agisce sul nostro corpo anche quando non ce ne accorgiamo. Le ore passate seduti in ufficio, il freddo, l’umidità e il continuo stress influenzano la nostra postura e la nostra decontrazione muscolare.

Ho pensato di proporre questa routine di dynamic yoga per lavorare in modo specifico su quelle articolazioni e quei muscoli che per primi subiscono l’influsso della nostra vita “contratta” . Non possiamo ignorare quanto una buona mobilità articolare e dei muscoli tonici ma rilassati facciano la differenza nelle nostre giornate oltre che ai fini di una performance sportiva. Vi propongo una sequenza di asana che può essere eseguita da tutti, apportando delle piccole modifiche a seconda del livello di mobilità. E’ importante trovarsi a proprio agio nella posizione finale e non  sentire dolore mentre si eseguono i vari movimenti. E’ fondamentale respirare continuamente e in modo fluido, senza sforzo, per far sì che il nostro corpo si “lasci andare”.

Questa routine può essere eseguita in qualunque momento della giornata. Si può effettuare non appena scesi dal letto o quando si rincasa stanchi e stressati dopo una giornata in ufficio. Bastano pochi minuti e già si possono sentire dei cambiamenti nella nostra colonna vertebrale oltre che nella nostra mente.

Per gli sportivi è ottimo praticarla dopo l’allenamento, per chi fa uno sport outdoor, come la corsa, sarebbe meglio eseguirla al caldo. Ciò che conta è non riprodurre questo tipo di movimenti durante il riscaldamento o subito prima di allenarsi, in quanto l’allungamento specifico dei muscoli può creare problemi se successivamente si vanno a eseguire gesti di potenza o scatti o cambi di direzione bruschi. E’ consigliato soprattutto per quelli sport in cui la catena posteriore lavora in accorciamento e la  schiena assume spesso una postura scorretta per favorire il gesto sportivo. Runners, ciclisti, tennisti, cestisti e sciatori. Inoltre se eseguita con la giusta attenzione al respiro può rilassare la mente e andare ad alleggerire la contrazione del diaframma dopo uno sforzo intenso e faticoso.

Focus della routine:

  • allungamento della catena posteriore (ischiocrurali);
  • estensione della colonna;
  • apertura delle anche;
  • mobilità del busto;
  • allungamento dell’ileo-psoas;
  • apertura delle spalle.

Cercate di restare in silenzio mentre fate queste piccole pratiche. Ascoltate i messaggi che il vostro corpo vi sta inviando e non ignorateli. Accettate i vostri limiti e cercate di capire su cosa dovete lavorare per una maggior libertà di movimento o un minor dispendio energetico nel gesto sportivo. Non giudicate il vostro essere “rigidi” o “di legno”, solo continuando a praticare potrete sentire i benefici e vedere qualche cambiamento.

Buona pratica.

 

 

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