mindfuleating: scegliere l’alimentazione consapevole
Mindfulness: la capacità di vivere consapevolmente, qui e ora, senza giudicare.
Se mi seguite da un po’, saprete bene che la mindfulness è uno dei fondamenti su cui baso la mia vita e il mio lavoro. Questa pratica di consapevolezza si adatta agli allenamenti, ma anche all’alimentazione. La chiave risiede nel diventare più centrati, attenti e consapevoli non solo in ciò che facciamo fisicamente, ma anche nel nostro modo di pensare e quindi scegliere. Scegliere un tipo di allenamento o un determinato alimenti. Vi siete mai chiesti cosa vi spinge a alimentarvi in un certo modo? A scegliere un prodotto al supermercato invece che un altro?
Cosa è il mindfuleating e perché adattare questo stile alimentare? Vediamolo insieme.
Cosa è il mindfuleating?
Il mindfuleating è un protocollo (MB-EAT ) strutturato al fine di imparare ad essere consapevoli di sè, approfondendo i temi dell’auto-accettazione, tramite il non giudizio e la disattivazione del “pilota automatico”. Cosa si intende con “pilota automatico”? Il vivere in modo automatico, senza essere realmente centrati nel qui e nell’ora e quindi il prendere decisioni senza riflettere sul perché vengano prese. È un programma di 8 settimane e ha il fine di costruire una relazione sana con il cibo che porti le persone a vivere il momento del pasto, come un atto di amore. Quante persone vivono il rapporto con il cibo in modo “disordinato”? Uso questa parola, non riferendomi a disturbi alimentari, quanto in realtà a un amore-odio dettato dalla non consapevolezza.
I concetti del mindfuleating e del protocollo sopracitato, possono essere applicati da chiunque sia alla ricerca di un miglior stile di vita e di un maggio benessere.
Obiettivi del mindfuleating
Quali sono gli obiettivi di un’alimentazione consapevole?
- Mangiare con consapevolezza i diversi cibi;
- Imparare a scegliere gli alimenti in modo consapevole;
- Diventare consapevoli delle qualità dei vari cibi;
- Consapevolezza delle sensazioni fisiche legate al cibo;
- Riconoscere i diversi tipi di fame e sazietà;
- Rendere il momento del pasto, un gesto di amore verso se stessi.
Quali sono i benefici del mindfuleating?
I benefici di scegliere un’alimentazione consapevole sono tantissimi e si possono verificare con la pratica. Il primis imparare a gustare davvero gli alimenti che si ingeriscono. Sentirne i sapori, i profumi, assaporare il gusto. Ancora prima scegliere consapevolmente cosa mangiare, permette di avere una chiara consapevolezza del perché adottiamo un determinato tipo di alimentazione e capire se ciò che ci spinge a farlo è una spinta proveniente dall’interno o dall’esterno. Magari il nostro piano alimentare comprende determinati alimenti o integratori di cui potremmo fare a meno, ma pensiamo siano fondamentali e necessari. Riconoscere la differenza tra la fame reale e fisica e la fame cosiddetta “emotiva”, che in molti definiscono “fame nervosa”, cioè un impulso a mangiare dettato da noia, rabbia, tristezza o apatia, la quale ci spinge a riempire un vuoto interno. Imparare a smettere di “far andare la forchetta” quando siamo sazi, senza cadere nei tranelli della mente.
Il beneficio più importante di tutti però penso che risieda nell’amare se stessi. Scegliere consapevolmente cosa mangiare ed essere consapevoli quando si mangia, ci consente di fare un atto di amore e gentilezza verso il nostro corpo. Imparando e riconoscendo ciò di cui il nostro corpo ha realmente bisogno e ciò di cui invece no. Sembra scontato, ma l’amore verso la propria persona, può partire da qui.
3 spunti per iniziare a praticare il mindfuleating
Ti propongo 3 piccoli esercizi da svolgere quotidianamente, non solo a tavola. Sono tre piccoli suggerimenti, non fanno parte del protocollo, ma hanno aiutato me a sviluppare questa consapevolezza alimentare, che mi ha permesso di smetterla con le diete prescritte che hanno accompagnato gli ultimi 5 anni della mia carriera agonistica. (Non è assolutamente un invitarvi a fare a meno del supporto di uno specialista del settore, se ne avete bisogno, lungi da me. Ma è un invito ad imparare ad amarvi anche mentre siete a “dieta”, vivendo meglio le restrizioni del caso),
- Il mindfuleating inizia dalla spesa: la prima domanda è: sulla base di cosa inserisci gli alimenti nel carrello? Ti costringi a un determinato tipo di alimentazione? Ci sono alimenti che consideri nocivi per partito preso? Per esempio che rapporto hai con i carboidrati? Se li consideri dei nemici ti invito a leggere questo mio articolo (clicca qui) e a cambiare idea. Quindi quando vai a fare la spesa inizia a leggere le etichette, scopri cosa davvero contengono i cibi che scegli. Non le calorie, ma la qualità, l’origine degli alimenti, il loro impatto sull’ambiente. Scegli in modo consapevole. Chiediti se hai fatto una spesa completa, hai inserito carboidrati, fibre, frutta, verdura, legumi, proteine animali (se le consumi), grassi buoni e antiossidanti?
- Cucina per te stesso con amore: anche un semplice piatto di riso, verdure e legumi, può diventare un piatto pieno di amore. Quando tagli le verdure sii consapevole di ciò che stai facendo. Ascolta le sensazioni fisiche. Per scegliere le porzioni da mangiare, sintonizzati sulla tua fame. Quanta è la fame reale, quanta quella emotiva? Segui ogni passaggio della preparazione e apparecchia in modo da rendere una cena, un rituale di gentilezza e consapevolezza verso te stesso;
- Assapora il cibo con ogni senso: non solo il gusto vuole essere soddisfatto durante il pasto. Anche la vista, un piatto bello diventa ancora più gustoso, l’olfatto, perché non utilizzare qualche spezia o pianta aromatica e infine il tatto. In india si mangia con le mani fin fa piccoli, questo permette di strutturare un rapporto di consapevolezza con il cibo che si porta alla bocca. Se non volete giustamente, per educazione mangiare con le mani, ricordatevi di impastare magari una crostata con le vostre mani o comunque dedicare del tempo a questo senso.
Ne avevate mai sentito parlare? Avete tratto qualche spunto?
Fatemelo sapere nei commenti qui sotto.
Bea