I benefici dello yoga per gli atleti: forza, flessibilità ed equilibrio

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Sempre più atleti, a partire dai runners fino ai ciclisti e ai giocatori di calcio, si sono avvicinati al mondo dello yoga. La maggior parte, me compresa, si è avvicinata alla pratica yogica durante un infortunio, per accelerare i tempi di recupero o per trovare un benessere fisico durante un periodo duro di stop forzato. Questo avvicinamento “curativo”, una volta provati i benefici dello yoga sulla mia pelle, è diventato successivamente una scelta.

Nel mondo degli sportivi, tuttavia, c’è ancora una grande fetta di scettici, che rifugge anche solo dal provare a partecipare ad una classe di yoga.

Come mai accade ciò?

Il rischio comune è quello di confondere la pratica dello yoga con la pratica meditativa statica. La pratica fisica dello yoga non ha nulla a che vedere con lo stare seduti a gambe incrociate per ore e ore. Negli anni si è creata molta confusione intorno alla parola yoga e alle sue declinazioni. Se vuoi scoprire di più riguardo il significato del termine yoga clicca qui. Andiamo ora a scoprire insieme come mai ogni sportivo dovrebbe praticare yoga almeno un’ora alla settimana.

I 10 benefici dello yoga per gli atleti:

1. Sviluppo della forza:

la pratica yogica aiuta a rinforzare le fibre muscolari e le articolazioni mantenendole mobilii e flessibili. Per gli atleti che svolgono sessioni di palestra o allenamenti muscolari con sovraccarichi elevati, lo yoga può essere un alleato per lavorare in profondità su tutti quei muscoli, che spesso, durante gli allenamenti di pesistica non vengono coinvolti o sono deboli e quindi vengono compensati da altri muscoli più forti.

2. Prevenzione degli infortuni:

la pratica va a rinforzare il tessuto connettivo profondo e quindi, questo, permette di prevenire le lesioni muscoli e gli infortuni a carico delle articolazioni. Non sostituirà le ore dal fisioterapista, ma sicuramente le ridurrà.

3. Flessibilità:

c’è chi pensa di non poter praticare yoga perché non è flessibile, ma è come dire che se hai il frigorifero vuoto non devi andare al supermercato. Ci si può avvicinare allo yoga anche perché si vuole migliorare la propria flessibilità. Nello sport l’efficienza muscolare e prestativa è strettamente correlata proprio alla flessibilità.

4. Equilibrio fisico:

la capacità di equilibrio viene allenata molto negli atleti giovani, ma purtroppo una volta superata l’adolescenza, si tende a abbandonare quasi completamente l’allenamento di questa capacità. Lo yoga lavora sull’equilibrio in maniera specifica, infatti, prendendo consapevolezza del proprio corpo in relazione allo spazio, del proprio baricentro e eseguendo movimenti controllati, si aumenta il proprio equilibrio. Questo impedisce cadute, rafforzando l’agilità dell’atleta.

5. Circolazione sanguigna:

ci sono specifiche asana (così vengono chiamate le posizioni) che tra i vari benefici dello yoga, hanno quello di equilibrare la circolazione sanguigna, ristabilire il corretto flusso di ormoni nel sangue, massaggiare organi e ghiandole interne.

6. Sistema linfatico/Recupero muscolare/disintossicazione:

la fatica si recupera più facilmente attraverso la respirazione logica diaframmatica che va a incidere significativamente sul sistema linfatico dell’atleta, con una funzione disintossicante. Le tossine vengono eliminate più velocemente, rigenerando i tessuti dell’atleta.

7. Gestione e controllo della respirazione:

per la maggior parte del tempo si respira in maniera automatica e del tutto inconsapevole. Attraverso gli esercizi di pranayama (cioè respirazione) si sviluppa una capacità di percezione del proprio respiro maggiore. Diventando consapevoli e sviluppando nuove tecniche di respirazione, si può imparare a calmare il proprio sistema simpatico, ristabilendo calma fisica e mentale.

8. Gestione delle emozioni:

a quale atleta non è mai capitato di sentirsi sopraffatto dalla propria emotività? Può essere successo prima di una gara, durante un periodo di infortunio, durante un allenamento molto duro. Ecco, la pratica yogica, aiuta a gestire le proprie emozioni. Aumentando la consapevolezza di ciò che accade al nostro interno, non si è più in balia delle trappole mentali e degli automatismi consolidati nel tempo che portano un soggetto a rispondere in un determinato modo davanti ad una circostanza specifica.

9. Concentrazione mentale:

migliora l’acutezza sensoriale, la chiarezza, la lucidità, la forza di volontà e la determinazione.

10. Energia vitale:

chi fa sport in maniera intensa o a livello agonistico, spesso accusa cali di energia. Gli allenamenti e le competizioni sembrano “risucchiare” la maggior parte delle energie dell’atleta. La pratica yogica risulta un’arma vincente anche per questo aspetto. L’energia vitale aumenta, vedrete le cose da un’altra prospettiva e sentirete un’energia al vostro interno maggiore e diversa.

Come iniziare a fare yoga

Il mio consiglio per gli atleti, qualunque sport pratichino, è quello di introdurre esercizi di yoga in modo graduale nelle proprie giornate.  Uno sciatore avrà bisogno di lavorare su dei muscoli, diversi da quelli che interessano invece un lanciatore del peso. Iniziare con i saluti al sole la mattina è un’ottima scelta. Una volta che riscontrate un interesse per questa pratica e questo mondo, è fortemente consigliato, prendere parte ad un corso di yoga tenuto da un’insegnante certificato.

Come inserire lo yoga tra gli allenamenti

Questa è una domanda a cui ancora sto cercando la giusta risposta. Tuttavia, dopo quattro anni di pratica yogica e attività agonistica, mi è chiaro quando non è bene praticare yoga, e lo condividerò con voi. Ricordo però che ogni sport è diverso, non solo per il gesto atletico, ma anche per il numero di allenamenti settimanali, il volume di lavoro, il carico, il tipo di sforzo (aerobico, anaerobico, lattacido…), l’intensità e soprattutto il periodo dell’anno in cui ci si trova.

In linea di massima è bene praticare yoga il più possibile distante dall’allenamento giornaliero. Il momento migliore è la mattina presto, se ci si allena nel pomeriggio, o la sera tardi se l’allenamento è durante la prima parte della giornata. Sconsiglio di praticare yoga lo stesso giorno dell’allenamento di palestra e dopo lavori molto intensi, come possono esserlo delle prove lattacide per gli atleti. Il giorno di riposo, se lo avete, è in assoluto il momento migliore per dedicarvi a questa pratica, oppure dopo alcuni lavori blandi aerobici.

In concomitanza con delle gare, sconsiglio la pratica fisica prima della competizione, ma sono invece ottimi gli esercizi di respirazione e di meditazione per prepararsi al momento agonistico.

E voi cosa ne pensate dei benefici dello yoga? L’avete mai provato dopo un infortunio? Lo praticate regolarmente? Quali benefici ha apportato alla vostra vita?

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